La produzione comprende circa venticinque collezioni di grande qualità, molte delle quali portano nomi di donna – donne della famiglia, dalla nonna alla nipotina – sia neutre, sia personalizzabili con il proprio marchio dai distributori, oppure direttamente marchiate Monti Napoleone. Monti Napoleone è un'azienda che ha percorso le vie dell'internazionalizzazione fin dagli anni Sessanta, con le prime esportazioni; agli anni Settanta risale la costituzione della società in Francia e Inghilterra, agli anni Ottanta la partecipazione a fiere internazionali: ancora oggi le esposizioni di Francoforte e Bruxelles sono fra i principali appuntamenti annuali. Monti Napoleone è l'unica azienda di passamaneria invitata ad esporre i propri prodotti alla prestigiosa "Proposte", anteprima mondiale del tessuto d'arredamento e del tendaggio che si tiene ogni anno nel mese di Maggio a Villa Erba in Cernobbio. Dopo il family buy-out del 1999, l'azienda è posseduta e guidata da un'unica famiglia: il papà Giuseppe Moschini Monti si occupa degli acquisti e segue in prima persona le fiere, i due figli Paolo e Giovanni rispettivamente delle vendite e del rapporto con clienti e rappresentanti e delle collezioni e della produzione. Senza dimenticare mamma Marisa, che non ama comparire in prima persona, ma che, come ogni "signora della casa" che si rispetti, contribuisce, e non poco, all'elevata qualità e al buon andamento dell'azienda.
Mission
La famiglia Monti produce passamaneria con vera passione, devozione al lavoro e grande attenzione per i dettagli.Vision
Produrre sempre passamaneria di alta qualità, con tradizione ed esperienza, di generazione in generazione, aumentando le dimensioni dell'azienda e afferrando le opportunità offerte dal mercato.Storia
La famiglia Monti produce passamaneria dagli inizi dell’Ottocento, prima con un'attività artigianale a Cusano Milanino, proprio agli albori dello sviluppo dell'industria tessile lombarda. Agli inizi del Novecento, poi, Napoleone Monti (che dà il nome alla società) si trasferisce a Genova e qui il lavoro prosegue, nella sede di Piazza Palermo, fino alle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale.Nei bombardamenti vanno distrutti anche quasi tutti i documenti che raccontavano la nostra storia – dice Vanni Moschini Monti, parlando dell'azienda – oltre a certi telai in legno che i nostri operai attivavano utilizzando mani e piedi, come sospesi alla struttura, che oggi sarebbero stati splendidi pezzi di archeologia industriale.
Con la necessità della ricostruzione viene la decisione di trasferirsi al di qua dell'Appennino, e si sceglie Strevi, prima in una sede nel borgo superiore e da alcuni anni lungo la statale per Acqui Terme.